“Teen spirit – A un passo dal sogno”: cantare – e vincere – per sfondare

Elle Fanning recita e canta nel film di Max Minghella, che non ha paura di riproporre cliché e temi noti

Un film di Max Minghella. Con Elle Fanning, Zlatko Buric, Agnieszka Grochowska,  Rebecca Hall, Clara Rugaard. Drammatico, 92′. USA 2018

Violet Valenski vive con la madre polacca nell’isola di Wight: mentre i debiti si accumulano, la madre aspetta che ritorni il marito e la figlia, cantante per diletto, sogna la fuga e un futuro migliore. La grande occasione si chiama “Teen Spirit”, un talent show a cui tutti i giovani si iscrivono ma in cui solo uno vince.

 

Una ragazza polacca, Violet Valenski (Fanning), lotta per realizzare il sogno di diventare una cantante di successo, vincendo un talent show musicale. L’aiuto di un mentore sui generis, compositore di musica classica, e l’amore per il pop la porteranno a confrontarsi con un mondo apparentemente bellissimo ma anche rigido e crudele.

“Teen spirit – A un passo dal sogno” di Max Minghella, figlio del regista di “Il paziente inglese” e già attore in “The Handmaid’s Tale”, è una storia semplice, per molti versi già vista. Una giovane di talento cerca di affrancarsi dalle suo origini svantaggiate per avere successo. Per farlo deve rapportarsi con un mondo oscuro, quello della musica, dove non è tutto oro ciò che luccica.

Il film non cerca di spacciarsi per qualcosa di diverso da ciò che è in effetti è: un teen movie, che non fa dell’approfondimento dei personaggi il suo punto di forza ma prova, con successo, a portare sul grande schermo il mondo dei talent show.

Elle Fanning, che non si limita a recitare ma canta anche, è incredibile. Una Cappuccetto Rosso ingenua e fiduciosa che può contare però sull’aiuto di un grosso lupo, il suo manager, scafato e pericoloso, per puntare alla vittoria finale.

Una storia semplice, una sceneggiatura scarna ma efficace. Un cast adeguato, dove la Fanning si dimostra superiore a tutti, persino a Rebecca Hall e al suo ghigno perfetto. “Teen spirit” documenta la trasformazione – che è poi quella che tutti dobbiamo affrontare? – da bruco in farfalla.

 

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Sofia Peroni
Classe 1996, marchigiana d’origine, studia comunicazione a Roma e ha trovato il modo di coniugare la passione per il cinema e quella per la scrittura... Come? Scrivendo sul e per il cinema dal 2015. Ha all'attivo diverse esperienze sul set, con registi del calibro di Matteo Garrone, e sogna un giorno di veder realizzato il suo film.

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