“Tenet”: uno spy movie cervellotico, che sfida le leggi della fisica

Christopher Nolan gioca con il concetto di inversione. Il risultato è un ibrido che convince a tratti

Un film di Christopher Nolan. Con John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson. Drammatico, 150′. USA 2020

Un operativo americano senza nome, che lavora con la CIA, partecipa a un’azione in Ucraina, durante un attentato terroristico in un teatro dell’opera. Scoprirà che questa operazione era anche un test per mettere alla prova non solo la sua fedeltà all’Agenzia, ma pure la sua propensione a rischiare la vita per salvare persone innocenti. Viene così introdotto in un programma misterioso e compartimentalizzato, dove i partecipanti sanno solo quello che devono sapere. Lo addestrano quindi ad affrontare agenti che si muovono nel tempo e hanno pallottole che sparano a ritroso – ossia rientrano nella pistola – senza però spiegargli quale sia il loro obiettivo, ma solo che dall’esito delle sue operazioni dipende la sopravvivenza del mondo intero.

 

La sua uscita è stata più volte rimandata a causa della pandemia, ma finalmente “Tenet”, sci-fi d’azione targato Christopher Nolan, è arrivato nelle nostre sale. Un film che porta il pubblico in una missione di spionaggio al di là del tempo.

Ricordando la dilatazione temporale della grande odissea spaziale di “Interstellar” (2014), il concetto di inversione di questa pellicola si fonda sulla fisica teorica e attinge all’idea che far scorrere il materiale all’indietro, invece che in avanti, sia tecnicamente possibile.

Con proiettili “controsenso” e scene di combattimento invertite coreografate in modo affascinante, “Tenet” risulta visivamente elettrizzante ed è recitato in modo convincente. Le location variate – dall’Italia all’India – incutono soggezione e servono a sostenere l’idea di una storia di portata globale, che avrà un impatto sul mondo intero.

Il problema del film è che sembra mancare di un vero cuore pulsante, di uno sviluppo emotivo di livello. Nonostante l’apocalisse imminente, si ha sempre la sensazione che la posta in gioco non sia così alta e che il tono serioso su cui è impostata la storia non sia stato la scelta migliore.

“Tenet”, che deve molto a “Inception” con il suo essere cervellotico e metacinematografico, spazia attraverso i generi, mescolando mistero, brivido, fantascienza, azione per raccontare la sua storia in modo unico. Un film a cui manca qualcosa, ma che comunque non deluderà il pubblico.

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