“The conjuring – Per ordine del diavolo”: nel segno dell’horror

Il terzo capitolo della serie è ben realizzato, visivamente incisivo ma alquanto prevedibile

Un film di Michael Chaves. Con Vera Farmiga, Patrick Wilson, Ruairi O’Connor, Sarah Catherine Hook, Julian Hilliard. Horror, 112′. USA 2021

Nel 1981, a Brookfield, Connecticut, i coniugi demonologi e ricercatori del paranormale Ed e Lorraine Warren compiono un esorcismo su un bambino di otto anni. Durante la procedura, il ventenne Arne Johnson, fidanzato della sorella del bambino, volendo proteggere il piccolo chiede al demone di impossessarsi della sua anima. Tempo dopo, spinto dalla forza incontrollabile del demone, Arne uccide un uomo e viene per questo arrestato e processato. Convinti dell’innocenza del ragazzo, Ed e Lorraine indagano sull’origine dell’esorcismo e scoprono la maledizione di una misteriosa satanista.

 

Il terzo capitolo della serie horror dedicata alle indagini dei coniugi Ed e Lorraine Warren (Patrick Wilson e Vera Farmiga), “The Conjuring – Per ordine del diavolo”, cambia regista (al maltese James Wan subentra Michael Chaves) e prende spunto da una “storia vera”, culminata nel cosiddetto “Demon Murder Trial” americano.

Brookefield, Connecticut, 1981. Il film inizia in media res con i coniugi Warren che praticano un esorcismo. Il piccolo David Glatzel sembra condannato e il ragazzo di sua sorella, il ventenne Arne Johnson, invita disperato il demone dentro sé. Tempo dopo, spinto dalla forza incontrollabile del demone, Arne uccide un uomo e viene per questo arrestato e processato. Ma Ed e Lorraine sono convinti della sua innocenza e si mettono a indagare… 

Il terzo “The Conjuring” segue la scia dei capitoli precedenti, e si colloca in un universo che si è espanso nel corso degli anni – con gli spin-off dedicati alla bambola assassina Annabelle e “The Nun”. Tra “L’evocazione – The Conjuring” (2013) e “The Conjuring – Il caso Enfield” (2016) si era già visto un notevole salto qualitativo, non solo estetico ma anche narrativo.

Questo film è visivamente incisivo e convincente, tecnologicamente accattivante. Gli attori sono brillanti, e di tanto in tanto si fa anche qualche salto sulla poltroncina. Quello che manca, però, è la capacità di superare i precedenti, di allontanarsi almeno un po’ dalla strada già tracciata. “The Conjuring – Per ordine del diavolo” finisce per essere un classico horror, persino vagamente prevedibile. Niente di nuovo e niente di iconico. 

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Sofia Peroni
Classe 1996, marchigiana d’origine, studia comunicazione a Roma e ha trovato il modo di coniugare la passione per il cinema e quella per la scrittura... Come? Scrivendo sul e per il cinema dal 2015. Ha all'attivo diverse esperienze sul set, con registi del calibro di Matteo Garrone, e sogna un giorno di veder realizzato il suo film.

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