“The Constitution – Due insolite storie d’amore”: quando l’odio genera mostri

Nella Croazia moderna si intrecciano le vicende di Vjeco Maja e Ante, tra pregiudizi e sentimento

di Alessandra Pappalardo

 

Un film di Rajko Grlic. Con Nebojsa Glogovac, Dejan Acimovic, Ksenija Marinkovic, Bozidar Smiljanic, Mladen Hren. Commedia, 93′. Croazia, Repubblica ceca, Slovenia, 2016

Vjeko è un insegnante di scuola superiore che ha dedicato tutta la sua vita allo studio della lingua croata e alla storia della nazione. Vive in un appartamento nel centro di Zagabria con suo padre Hrvoje, un ufficiale dell’esercito fascista croato, ora costretto a letto da oltre sei anni. Inoltre, meno di un anno fa, Vjeko ha perso l’amore della sua vita, il violoncellista Bobo. Senza più voglia di vivere e con seri propositi di suicidio, Vjeko trova piacere solo nelle passeggiate a notte fonda, quando vaga per la città vuota vestito da donna e con il viso truccato. Una notte un gruppo di uomini lo ferma, lo picchia e lo abbandona in strada privo di sensi. In ospedale incontra Maja, un’infermiera che abita nel seminterrato del suo stesso palazzo. La donna lo riconosce e inizia a prendersi cura di lui e di suo padre infermo. In cambio Vjeko accetta di aiutare il marito di Maja, il poliziotto di origine serba, Ante, a preparare un esame sulla Costituzione croata.

 

Diretto dal regista croato Rajko Grlic, “The Constitution – Due insolite storie d’amore” è un film sull’amore, sui pregiudizi e sulla possibilità di superarli attraverso la conoscenza reciproca.

Vjeko (Glogovac) è un insegnante ridicolizzato a causa della sua omosessualità. Una notte, mentre cammina per le strade di Zagabria vestendo i panni di Katarina, viene aggredito da un branco di ragazzi e pestato.

All’ospedale incontra Maja (Marinkovic), che vive nel suo stesso palazzo e che lo aiuterà a riprendersi, proponendosi anche come badante per il padre, un reduce di guerra che non ha mai accettato l’omosessualità del figlio.

Come ringraziamento, Vjeko accetta di leggere la costituzione croata al marito dislessico di Maja, Ante (Acimovic), che deve superare un esame per mantenere il suo lavoro di ufficiale di polizia. Ante è serbo e le sue origini sono motivo di diffidenza e di conflitto con Vjeko.

“The Constitution” è un film che tocca una serie di questioni sociali, politiche ed etniche non ancora risolte negli territori della ex Jugoslavia. Affrontare argomenti delicati e d’attualità, come la brutalità nei confronti delle minoranze, non è mai semplice, ma lo sceneggiatore e regista Grlic riesce a farlo senza risultare mai melenso, banale o troppo è didascalico.

La trama scorre senza sensazionalismi o alti e bassi troppo eclatanti, portando lo spettatore a riflettere in maniera pacata sul perché la diversità generi, spesso, un odio incomprensibile e intriso di pregiudizi che non sarebbero poi così insuperabili, se solo si riuscisse a fare appello alla propria empatia.

Vincitore del premio come miglior film al Montreal World Film Festival, “The Constitution – Due insolite storie d’amore” è una piccola chicca, che racconta una situazione precisa ma può estendere il suo messaggio al mondo intero. 

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