“The honeymoon”: una commedia banale, dove si salva solo Venezia

Il film di Dean Craig fa acqua da tutte le parti, dalle interpretazioni alla sceneggiatura

Un film di Dean Craig. Con Maria Bakalova, Asim Chaudhry, Pico Alexander, Lucas Bravo, Marco Valerio Montesano. Commedia. Italia, Gran Bretagna 2023

Adam si sta per sposare con Sarah. Durante la cerimonia però c’è il migliore amico di lui, Bav, che fa una gaffe dietro l’altra. Ma è solo l’inizio. La coppia sta per partire in luna di miele per Venezia. Tutto sembra preparato alla perfezione. Ma c’è ancora Bav che manda all’aria i loro piani; ha infatti bisogno di attenzioni nel momento sbagliato e parte con loro. Il viaggio di nozze di Adam e Sarah si trasforma così in un incubo. Bav è sempre con loro, in più conosce Lucas, un gangster italiano che si innamora di Sarah. Dopo che ha combinato un altro disastro durante un party nella villa del boss rompendo degli oggetti di inestimabile valore, i neosposi sono costretti a separarsi. Per risarcire Lucas, Adam e Bav devono partire da Venezia in direzione della Slovenia per consegnare un carico di droga.

 

Prendete tutti i luoghi comuni sull’Italia che vi vengono in mente, buttateli in un calderone con una buona dose di arte e di bellezza (anticipo, saranno le uniche cose piacevoli da guardare), e otterrete “The honeymoon – Come ti rovino il viaggio di notte”, l’ultimo film di Dean Craig che per quanto non ci abbia abituato a pellicole di spessore stavolta si è superato… in peggio.

Adam e Sarah stanno per sposarsi. Tutto è pronto, tranne il testimone, Bav (Chaudhry), che si sente messo da parte dall’amico di sempre e al ricevimento di nozze infila una gaffe dietro l’altra. Non è che l’inizio dei problemi per la neo-coppia, che si ritroverà Bav in luna di miele e dovrà, per colpa sua, fare i conti con un boss della malavita…

La performance di Asim Chaudhry si rifa evidentemente a quella di Zach Galifianakis in “Una notte da leoni”. Purtroppo per lui, Chaudhry non possiede né il carisma né la brillantezza del collega e tutto quello che dice e che fa ha il sapore di un noioso scimmiottamento.

Ma la sua performance non è che la punta dell’iceberg. Tutto il cast è composto da belli che non ballano, attori che si limitano a recitare battute, che non fanno ridere e che sono persino sconnesse dal contesto, senza convinzione. E se a questo si aggiunge una sceneggiatura fiacca e poco riuscita… la frittata è fatta!

“The honeymoon” parte come una commedia, si trasforma in un gangster movie, quando il figlio di un boss della malavita si innamora della protagonista e gli amici sono costretti a una missione illegale per riavere la donna, e finisce come un classico film romantico, con tanto di finale stucchevole.

Un film che fa acqua da tutte le parti. L’unica nota positiva, l’ho anticipato, è Venezia. La città lagunare è pervasa da un fascino tutto suo, talmente manifesto e potente da emergere comunque da ogni inquadratura. Le scene ambientate tra le calli e gli scorci della Serenissima scaldano il cuore e conquistano il pubblico, tanto da fargli quasi dimenticare tutto il resto. Quasi. 

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Concetta Piro
Nata a Napoli, a otto anni si trasferisce in provincia di Gorizia dove si diletta di teatro. Torna nella sua amata città agli inizi del nuovo millennio e qui si diploma in informatica e comincia a scrivere - pensieri, racconti, per poi arrivare al primo romanzo, "Anime". Nel frattempo ha cambiato di nuovo città e scenario, trasferendosi nelle Marche. Oggi conduce per RadioSelfie.it "Lo chiamavano cinema", un approfondimento settimanale sulla settima arte, e scrive articoli sullo stesso tema.

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