“The old man and the gun”: l’addio alle armi di Robert Redford

La vita del rapinatore di banche Forrest Tucker, sempre sul filo del rasoio, nel film di David Lowery

Un film di David Lowery. Con Robert Redford, Casey Affleck, Danny Glover, Tika Sumpter, Isiah Whitlock jr.. Commedia, 93′. USA 2018

La storia vera di Forrest Tucker, un rapinatore di banche con un suo stile personalissimo: niente armi, niente violenza, solo… fascino. Entrava in banca, apriva la giacca fingendosi armato, guardava negli occhi direttori o cassiere, intenso, magari ipnotico, e se ne usciva con una borsa piena di dollari. Fu preso più volte e sempre riuscì a evadere. A 77 anni continuava a… entrare nelle banche.

 

Se la storia a cui si ispira – quella del rapinatore di banche tutto fascino e niente violenza Forrest Tucker, arrestato diverse volte e sempre evaso – è di per sé incredibile, il film “The old man & the gun” di David Lowery riesce a portarla sul grande schermo al meglio.

Merito della bella fotografia, che richiama gli anni ‘70, gli stessi che dipinge sapientemente, e della sottile vena di ironia con cui la sceneggiatura disegna un nuovo Redford. Un ultimo Robert Redford.

Questa pellicola, infatti, presentata alla Festa del cinema di Roma, segna l’addio ufficiale alle scene del divo di Hollywood. Si affianca a lui un cast spaziale, dove brillano Danny Glover e Tom Waits.

Il gioco del gatto col topo è storia vecchia, niente di originale, visto e rivisto in ambito thriller, giallo e poliziesco. Eppure molto interessante, in “The old man & the gun” è la dinamica che s’innesta fra il personaggio di Redford e quello di Casey Affleck: una dipendenza, una scommessa, una gara.

Un gioco di continue provocazioni, di strategie e strafottenza. Una cura – dalla depressione dei quarant’anni per uno, dall’arrivo alla fine della propria storia per l’altro.

Un tramonto che si adatta perfettamente all’addio al cinema di Robert Redford. Non è un caso che siano stati usati vecchi spezzoni dei suoi film, quasi a omaggiarlo. Persino alcune nuove scene sembrano remake o citazioni della sua carriera.

Tutto concorre a un degno e geniale addio, il congedo di una stella che non ha smesso di brillare nonostante il passare degli anni. E “The old man & the gun” ne è la prova.

 

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Sofia Peroni
Classe 1996, marchigiana d’origine, studia comunicazione a Roma e ha trovato il modo di coniugare la passione per il cinema e quella per la scrittura... Come? Scrivendo sul e per il cinema dal 2015. Ha all'attivo diverse esperienze sul set, con registi del calibro di Matteo Garrone, e sogna un giorno di veder realizzato il suo film.

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