“The White Queen”: recensione dell’ottavo episodio della mini-serie

Il casato di York si avvicina al capolinea, Margaret trama nell'ombra per avvantaggiare il figlio

Una mini-serie in 10 puntate. Soggetto di Philippa Gregory. Con Rebecca Ferguson, Amanda Hale (Margeret), Faye Marsay (Anna Neville), Aneurin Barnard (Riccardo), Max Irons, David Oakes (Giorgio), Eleanor Tomlinson (Isabella), Ben Lamb (Anthony Woodville), James Frain, Janet McTeer. Regno Unito. 2014

Nel 1483 re Edoardo si ammala mortalmente e nomina suo fratello Riccardo Lord protettore del regno. Il principe Edoardo si trova in Galles sotto la protezione di suo zio Anthony, e la madre ordina di ricondurlo a casa per farlo incoronare. Anna, però, data la giovane età del principe, incoraggia Riccardo a proclamarsi re. Per questo, egli intercetta il convoglio reale e rapisce il nipote, rinchiudendolo nella Torre di Londra. Elisabetta, non essendo più regina, teme per la sicurezza della sua famiglia e chiede asilo nell’Abbazia di Westminster. Maledice Riccardo e progetta una ribellione contro di lui, alleandosi segretamente con Margaret Beaufort e Thomas Stanley. Margaret, in realtà fa il doppio gioco, sperando che la lotta tra Riccardo ed Elisabetta avvantaggi il figlio. Dopo che Riccardo ha fatto giustiziare il fratello e il figlio di prime nozze di Elisabetta la donna, temendo per la vita del bambino, manda in segreto nelle Fiandre il secondo principe di York, Riccardo, e cerca un bambino che gli somigli in modo da mandarlo nella Torre al posto suo insieme a Edoardo. Riccardo, dopo aver dichiarato illegittimo il matrimonio del fratello con Elisabetta e bastardi i suoi figli, si incorona re con il nome di Riccardo III.

 

IL CASATO DI YORK AL CAPOLINEA

Sapevamo che questo momento sarebbe arrivato – e la serie è riuscita a posticipare il momento il più a lungo possibile -, eppure assistere alla morte di re Edoardo è stato triste lo stesso. Lui ed Elisabetta sono i personaggi per cui si parteggia in modo quasi naturale, sono gli amanti che riescono a imporre il proprio amore sul destino e le necessità del regno.

Come si può, anche vedendo gli altri personaggi – cattivi e quindi non troppo belli -, non affezionarsi a questa coppia d’oro, capace di mettere al mondo una tribù di bambini belli e biondi? E soprattutto capace di amarsi, in un periodo in cui l’amore non era esattamente il motore che muoveva il mondo – almeno non quello dei reali.

“Ti ringrazio di avermi aspettato sulla strada”, dice il re morente all’affranta consorte. E noi non possiamo che concordare con lui. Lode al coraggio e all’intraprendenza di Elisabetta, capace di portarla da una tenuta di campagna al trono d’Inghilterra, e soprattutto al posto d’onore nel cuore di un re.

 

GRANDI DONNE DIETRO GRANDI UOMINI

Se inizialmente Anna poteva sembrare un personaggio “minore” o una ragazza simile alla sorella – accondiscendente con il marito e senza una voce sua nelle faccende politiche – con questa puntata la sua metamorfosi arriva a compimento. È chiaro che la minore delle sorelle Neville è più una donna alla Elisabetta o alla Margaret, una donna che vuole dire la sua e soprattutto indirizzare le scelte del consorte nella direzione che ritiene opportuna.

Di per sé questo non sarebbe un male, il problema è che le donne di questa serie – e forse, in generale, le donne – sono sempre più pronte degli uomini a vedere intrighi e storture nei comportamenti altrui, e pericoli. Le donne difendono per natura i propri piccoli e per questo sono pronte a passare sopra a tutto il resto.

Re Edoardo non è ancora stato sepolto che già Anna cerca di spingere il marito a prendere una posizione (chiaramente in lotta aperta contro la ex regina), a schierarsi. Morto un re se ne fa un altro, e nella mente di Anna – almeno a mio avviso – la coppia reale sono già diventati loro. Riccardo segue di poco, ma per me il germe del cambiamento nasce in lei – e nella duchessa Cecilia – e dopo, le cose non faranno che evolversi naturalmente, e precipitare.

 

IL PRETENDENTE TUDOR

Lo ammetto, Enrico non mi piace. Sarà che ho ancora troppo fresca la lettura di “Una principessa per due re” – non so se avete letto l’ultimo libro della Gregory sulla Guerra delle due rose, ma vi assicuro che il nuovo re non viene dipinto troppo bene -; sarà che il pensiero che Margaret Beaufort alla fine ottenga ciò che vuole mi è insopportabile.

Sarà anche che gli York mi sono sempre piaciuti di più, che per quanto Riccardo III venga ricordato come un mostro dalla storia avrei davvero preferito che Elisabetta sposasse lui. Saranno tutti questi motivi insieme. Fatto sta, l’Enrico Tudor che incontriamo in questa puntata, ormai uomo, non è simpatico. Non è affascinante come era Edoardo quando ha preso le armi contro il re Lancaster, non è bello. È solo un ragazzo unticcio. Ma vincerà… ed è questo, forse, che mi infastidisce di più.

 

L’ULTIMA PAROLA

Stavolta non so cosa scrivere come “ultima parola” – ce n’è bisogno? Il re di York è morto. La moglie e il fratello di lui, invece di restare uniti, si sono schierati su due fronti opposti nel giro di cinque minuti. Di questa situazione beneficerà Enrico Tudor – per la grande gioia della sua insopportabile madre. Passo e chiudo alla prossima settimana – cioè alla tragedia finale.

 

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Roberta Turillazzi
Giornalista per passione e professione. Mamma e moglie giramondo. Senese doc, adesso vive a Londra, ma negli ultimi anni è passata per Torino, per la Bay area californiana, per Milano. Iscritta all'albo dei professionisti dal 1 aprile 2015, ama i libri, il cinema, l'arte e lo sport.

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