di Natasha Bongiovanni

 

Se è vero che “i libri sono il viaggio per chi non può prendere un treno”, cosa c’è di meglio di unire le due passioni – lettura e viaggi – e partire sulle orme di grandi autori e grandi opere per un giro nei luoghi dei libri?

Tornano gli appuntamenti dedicati al turismo culturale. Dopo aver scoperto i luoghi letterari di Tokyo, vediamo cosa offre la metropoli delle metropoli, New York City, agli amanti dei libri.

Il Cottage di Edgar Allan Poe.

Per scaldare un po’ l’atmosfera si potrebbe iniziare con un bel tour serale nel Greenwich Village, a caccia di fantasmi. Ghost of New York propone itinerari attraverso luoghi infestati in cui – teoricamente – sentire la presenza di alcuni grandi scrittori del passato.

Il percorso Edgar Allan Poe e suoi vicini (fantasmi), per esempio, propone una passeggiata di circa un’ora e mezza che prende il via dall’albero di Hangman nel Washington Square Park su cui circolano moltissime leggende e che si dice essere il luogo più infestato d’America. Il tour tocca poi diversi luoghi cari a Poe, tra cui la casa in cui corresse “Il Corvo” e da cui, pare, si sentano oggi uscire strani lamenti.

Le descrizioni dei luoghi e delle storie a essi legate valgono l’uscita, anche nel malaugurato caso in cui non si dovesse percepire alcuna traccia di soprannaturale. Tra gli altri fantasmi da inseguire, quello di Mark Twain, Oscar Wilde e Washington Irving.

Al The Moth è possibile assistere a gare a microfono aperto di storytelling nel The Moth story slam. I partecipanti alla competizione devono inventare una storia sul tema, sempre diverso, della serata. Hanno cinque minuti di tempo per esibirsi in un racconto originale, di loro creazione e senza appunti da consultare, che verrà poi giudicato da una commissione a fine serata.

Serate di storytelling a microfono aperto al The Moth.

Chiunque può prendere parte alla competizione, basta inserire il proprio nome nella lista all’ingresso e iniziare a dare una forma alla storia che si vuole raccontare, dopodiché è la sorte a decidere chi potrà esibirsi: le performance sono infatti a numero chiuso, massimo dieci a serata. L’evento ha avuto così tanto successo che è stato esportato in altre 26 città, tra cui Londra e Dublino.

The Poetry Brothel è un evento unico e coinvolgente che porta la poesia fuori dalle aule scolastiche per condurla negli interni seducenti di un bordello. Proprio così: celato sotto le spoglie di un Jazz bar, con musica, cabaret e spettacoli di burlesque, si nasconde un “bordello letterario”.

Serate folli al “Poetry Brothel”.

Il Poetry Brothel dà infatti la possibilità ai clienti di appartarsi con donne e uomini per una seduta privata di poetry reading nella quale l’intrattenitore si esibirà in una lettura “a nudo” delle proprie opere. Un’occasione originale per dare visibilità agli artisti emergenti.

Il fiore all’occhiello della New York letteraria è sicuramente la libreria Strand, un palazzotto di tre piani che ospita un’enorme collezione di libri di seconda mano venduti a prezzi bassissimi.

La particolarità del luogo sta nel fatto che è possibile portarsi a casa anche collane intere vendute al metro, con un prezzo indicativo che parte da dieci dollari circa. Il motto della libreria, sempre di carattere numerico, è “libri per 18 miglia”, a indicare la lunghezza degli scaffali – 30 chilometri, per intendersi.

Al terzo piano dell’edificio si trova la stanza dei libri rari, una collezione vasta e con pezzi davvero originali che sono elencati anche sul sito; è qui che si tengono anche gli incontri con gli autori e gli altri eventi organizzati dai gestori.

Siete stanchi di tutto questo camminare? Prenotate una stanza al Library Hotel, un luogo davvero a misura di lettore. Gli ambienti dell’albergo sono arredati ispirandosi alle imponenti biblioteche americane, con oltre 6.000 libri distribuiti sui 10 piani del palazzo e ordinati secondo il sistema Dewey, lo stesso usato nelle biblioteche, appunto.

Uno degli ambienti del Library Hotel.

Questo comporta che anche le camere contengano libri di argomento diverso in base al piano in cui si trovano. Primo piano? Filosofia. Secondo? Religione. Per gli amanti della letteratura il piano da spulciare è l’ottavo, mentre i libri d’arte sono ospitati al settimo.

New York è anche uno dei luoghi prediletti dagli scrittori per ambientare i loro libri, ieri come oggi. Dal “Grande Gatsby” al “Giovane Holden”, da “Colazione da Tiffany” a “L’età dell’innocenza”, passando per “Un albero cresce a Brooklyn” e “Questo bacio vada al mondo intero”, i grandi romanzi ambientati qui sono tantissimi.

Che visita sarebbe, senza almeno un’occhiata ai vostri luoghi letterari preferiti? Basta munirsi di libri e partire.

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