“Tutti i ricordi di Claire”: la cronaca intima della vita di una donna

Catherine Deneuve protagonista del film di Julie Bertuccelli, che si perde in un'eccessiva complessità

Un film di Julie Bertuccelli. Con Catherine Deneuve, Alice Taglioni, Chiara Mastroianni,  Colomba Giovanni, Mona Goinard. Drammatico, 94′. Francia 2018

Claire Darling, una signora immemore coi capelli bianchi, improvvisa la vendita di tutti gli oggetti, i libri e ogni altra cosa abbia accumulato nella sua vita spesa nell’Oise. Una vita agiata che non ha conosciuto pace. Moglie e madre, Claire perde in circostanze tragiche il figlio e poi il marito. Da allora invecchia nel rimorso e nella solitudine, respingendo l’affetto di Marie, la figlia per cui nutre un’incomprensibile avversione. Partita vent’anni prima, Marie tornerà a casa per chiudere i conti con Claire. Una madre che ha perso la testa e ha deciso di vivere soltanto un altro giorno.

 

Molto spesso i ricordi passano attraverso gli oggetti, che sono capaci di custodire la memoria di ciò che è stato e di ciò che abbiamo vissuto. È così che avviene per la protagonista del film “Tutti i ricordi di Claire” di Julie Beruccelli, interpretata da Catherine Deneuve.

Il ruolo centrale degli oggetti lo si percepisce fin da subito, con inquadrature che mettono in primo piano orologi e automi, dal grande valore economico ma soprattutto affettivo.

Nascondendo le emozioni dietro i gesti e gli sguardi dei protagonisti, non mostrandole mai in modo netto, la Bertuccelli dirige una pellicola a suo modo suggestiva ma troppo ricca di elementi, a partire dalle disgrazie di Claire.

La complessa composizione narrativa finisce per smorzare il tono evocativo della trama e della pellicola in sé. Nonostante la buona prova delle tre attrici protagoniste – Catherine Deneuve, sua figlia Chiara Mastroianni e l’intensa Alice Taglioni – il film non decolla mai davvero e finisce per esaurirsi in una serie di ricordi che si alternano alla vita che continua a scorrere inesorabile.

Peccato, perché vedendo la fotografia e le sequenze iniziali “Tutti i ricordi di Claire” sembrava avere le potenzialità per essere un buon film. Quando però passato e presente si intrecciano, la trama prende una piega complessa che è impossibile sbrogliare in tempo.

 

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Concetta Piro
Nata a Napoli, a otto anni si trasferisce in provincia di Gorizia dove si diletta di teatro. Torna nella sua amata città agli inizi del nuovo millennio e qui si diploma in informatica e comincia a scrivere - pensieri, racconti, per poi arrivare al primo romanzo, "Anime". Nel frattempo ha cambiato di nuovo città e scenario, trasferendosi nelle Marche. Oggi conduce per RadioSelfie.it "Lo chiamavano cinema", un approfondimento settimanale sulla settima arte, e scrive articoli sullo stesso tema.

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