“Tutti i soldi del mondo”: quando la ricchezza genera mostri

Ridley Scott parte da un fatto di cronaca avvenuto negli anni ‘70 per scandagliare l’animo umano

di Riccardo Carosella

 

Un film di Ridley Scott. Con Christopher Plummer, Mark Wahlberg, Michelle Williams, Charlie Plummer, Marco Leonardi. Biografico, 132′. USA, 2017

Alle tre di notte del 10 luglio 1973, a Roma, nei pressi di Piazza Farnese, John Paul Getty III viene sequestrato. La richiesta di riscatto dei rapitori non è però presa sul serio dalla famiglia, a parte dalla madre Gail; infatti gli altri famigliari credono sia un espediente del giovane ribelle per scucire soldi all’avaro e ricchissimo nonno. I rapitori contattano alcuni quotidiani e arrivano a tagliare e mandare alla redazione de “Il Messaggero” un orecchio del sedicenne, con una nota dove ribadivano di fare sul serio. Con l’aiuto di un esperto, un ex agente della CIA ingaggiato dal nonno, iniziano quindi le vere e proprie trattative per il pagamento del riscatto e il rilascio.

 

Ridley Scott torna al cinema con un film importante, che sicuramente non passerà inosservato. “Tutti i soldi del mondo” racconta del rapimento del giovane Paul Getty (Plummer), avvenuto in Italia nel 1973, per mano della ‘ndrangheta.

Il ragazzo, allora sedicenne, era nipote del famoso industriale Jean Paul Getty (Plummer), considerato l’uomo più ricco del pianeta. La cifra fissata dai rapitori per il rilascio è di 17 milioni. Tutti, in particolare la madre del giovane, si aspettano che venga pagata senza esitazioni dal ricco nonno. Ma lui, con algida fermezza, davanti ai giornalisti e alle telecamere annuncia di non avere alcuna intenzione di farlo. Inizia quindi una lotta tra il petroliere e la madre di Paul (Williams), e contro il tempo.

Che cosa può esserci di più importante della famiglia? Questa è la domanda che la maggior parte degli spettatori si faranno guardando il film di Scott e soprattutto il personaggio di Christopher Plummer: vecchio, avaro, cinico, indifferente e sensibile soltanto ai soldi, che possiede in quantità mostruosa e ai quali non vuole rinunciare. Neppure per salvare Paul, da sempre suo nipote prediletto.

Paul Getty verrà salvato comunque grazie a una serie di avvenimenti casuali e fortunosi, con l’intervento determinante di Fletcher Chace (Wahlberg), ex agente della CIA e braccio destro del vecchio Getty, ribellatosi alle decisioni del superiore.

Nell’ottimo cast, spiccano le interpretazioni di Mark Wahlberg e del giovanissimo Charlie Plummer (classe 1999), ma è senza dubbio l’highlander Christopher Plummer a brillare sopra tutti, per esperienza e per quel carisma attoriale che lo distingue e che lo rende eccezionale, nonostante la veneranda età.

Inizialmente doveva essere Kevin Spacey a interpretare il ruolo di Jean Getty, ma in seguito allo scandalo che ha travolto Hollywood negli ultimi mesi Ridley Scott ha preferito affidare la parte al gigante canadese. E la scelta risulta assolutamente vincente.

“Tutti i soldi del mondo”, insomma, è un film importante per la vicenda trattata e molto interessante per alcune riflessioni di carattere etico e morale che fa scattare nella testa dello spettatore. Cosa siamo veramente disposti a fare per salvare la vita di una persona cara? E soprattutto, qual è il prezzo di una vita? Sempre, ovviamente, che esista un prezzo…

 

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