“Un caffè con Marylin”: Oriana Fallaci alla caccia di una diva sfuggente

Miriam Leone interpreta la giornalista da giovane, nel cortometraggio diretto da Alessandra Gonnella

Un cortometraggio di Alessandra Gonnella. Con Miriam Leone, Sam Hoare, Marco Gambino, Jamie Wilkes, Giulietta Vainer Levi, Antonio Mancino, Paul Davis. Commedia, 19′. Regno Unito, Italia 2019

Nel 1956, una giovane Oriana Fallaci viene mandata in America dal suo giornale per un’inchiesta su Hollywood. Lì, si impunta di voler intervistare Marilyn Monroe e la cerca disperatamente in ogni luogo e in ogni modo. Oriana guarda con disprezzo questo mondo superficiale, ma vuole provare a se stessa e al suo direttore di essere all’altezza, diventandone ossessionata. Quando la sfida non porta i risultati sperati, Oriana si rassegna ma con dignità; Marilyn non è altro che un fantasma di cui può tranquillamente liberarsi.

 

Tra i cortometraggi proiettati ad Alice nella città, c’è “Un caffè con Marilyn” (A cup of coffee with Marilyn) di Alessandra Gonnella, co-produzione italo-britannica.

Protagonista è Miriam Leone che tenta di interpretare una giovane e inesperta Oriana Fallaci, impegnata a farsi strada nel difficile mondo del giornalismo. Inviata negli Stati Uniti per realizzare un’inchiesta su Hollywood, la Fallaci si mette in testa di intervistare Marilyn Monroe…

Per quanto la Leone possa essere brava nel suo lavoro, qui non riesce a trasmettere tutto il carisma della Fallaci, la determinazione che l’ha sempre contraddistinta.

Buone l’ambientazione e la fotografia, ma il racconto finisce per essere lento e incapace di trasmettere allo spettatore il mistero che sembra avvolgere costantemente una delle dive più irraggiungibili di sempre.

 

Previous article“Maternal”: i diversi volti della femminilità in un esordio potente
Next article“La memoria di Babel”: recensione del romanzo di Christelle Dabos
Concetta Piro
Nata a Napoli, a otto anni si trasferisce in provincia di Gorizia dove si diletta di teatro. Torna nella sua amata città agli inizi del nuovo millennio e qui si diploma in informatica e comincia a scrivere - pensieri, racconti, per poi arrivare al primo romanzo, "Anime". Nel frattempo ha cambiato di nuovo città e scenario, trasferendosi nelle Marche. Oggi conduce per RadioSelfie.it "Lo chiamavano cinema", un approfondimento settimanale sulla settima arte, e scrive articoli sullo stesso tema.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here