Un remake per “Dumbo”: alla regia il visionario Tim Burton

Dumbo DisneyÈ davvero un periodo d’oro per i riadattamenti cinematografici delle storie rese famose dei cartoni animati Disney. Dopo le realizzazioni di Alice in Wonderland, Maleficent e Cenerentola, la notizia del prossimo La bella e la bestia e di altre pellicole in cantiere, anche l’elefantino Dumbo avrà il suo remake.

Il film, stando alle prime indiscrezioni, riproporrà, dopo oltre 70 anni dall’uscita del cartoon (datato 1941) la vicenda originale, con qualche piccola aggiunta. Staremo quindi a vedere in che modo la storia di Dumbo, elefante da circo preso in giro per le sue enormi orecchie, che imparerà a sfruttarne il potenziale anche grazie all’aiuto di un topolino, verrà ampliata.

Ciò che è certo è che il film sarà girato in live-action, anche se possiamo immaginare che accanto alla recitazione di attori in carne e ossa verrà usata la tecnologia CGI, per la creazione computerizzata di alcune immagini.

Alla regia ritroveremo un volto noto, quello di Tim Burton, grande amante delle atmosfere fiabesche da lui però spesso declinate in chiave surreale e talvolta horror. Il regista torna a lavorare con la Disney dopo il successo del 2010 di “Alice in Wonderland”, una rivisitazione estraniante e davvero intensa del grande classico di Lewis Carroll.

Su Burton l’ambientazione circense di Dumbo e l’atmosfera malinconica devono aver esercitato un’attrattiva irresistibile. Sapiente utilizzatore di elementi gotici e cupi, il regista statunitense ha già lavorato in passato a pellicole visionarie, anche sotto forma di cartoni animati – come dimenticare “Night before Christmas” e “La sposa cadavere”? – e di film di matrice fiabesca, come “La fabbrica di cioccolato” o “Edward mani di forbice”, quest’ultimo decisamente tendente al dark.

Il lavoro di adattamento è soltanto agli inizi, si sa però che della sceneggiatura e della produzione si occuperà Ehren Kruger, che ha curato il plot dei “Transformers”, insieme a Justin Springer, produttore di “Tron Legacy” e “Oblivion”.


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