Valentina Romani: “Il segreto per un rapporto stabile? Mancarsi spesso”

Da "Il bacio" di Ivan Cotroneo alla fiction Rai "La porta rossa": intervista all'attrice romana

È stata scoperta da Ivan Cotroneo nel film “Un bacio”, dove interpretava Blu, un’adolescente con una pessima reputazione. Il pubblico ha imparato ad amarla nella fiction Rai “La porta rossa”, dove recita al fianco di Lino Guanciale e Gabriella Pession.

Valentina Romani, vent’anni, romana, nonostante la giovane età ha pochi grilli per la testa, e le idee molto chiare su quello che vuole fare da grande.

Abbiamo parlato con lei dei progetti passati e futuri, e dei diversi ruoli che ha interpretato dal momento dell’esordio, in questa intervista per Parole a Colori.

 

Benvenuta a Valentina Romani e grazie per aver accettato il nostro invito.

La prima domanda è un classico, per noi. Come descriveresti, usando solo poche parole, l’attrice Valentina Romani? E invece la donna, quando è lontana dalle telecamere?

L’attrice Valentina è piena di coraggio. Io nella vita mi considero una persona abbastanza semplice, ma il coraggio ogni tanto fatico a tirarlo fuori.

Il successo della “Porta Rossa”, a nostro parere, è legato anche alla tua convincente interpretazione di Vanessa, una ragazza che scopre di essere una medium. Se una medium ti avesse predetto questo successo, le avresti creduto?

Forse no.

Valentina adesso per strada i fan ti chiedono mai di far loro le carte?

No. [ride]

Ma nella vita di tutti i giorni, sei una persona che crede al soprannaturale oppure sei più vicina alla linea di San Tommaso, se non vedo non credo?

Diciamo che sono abbastanza razionale, sono sicura dell’esistenza di “qualcosa” o “qualcuno” che non ci è concesso vedere e toccare. Ma forse preferisco non pensarci.

Per quello che riguarda la “Porta Rossa”, puoi dirci qualcosa della seconda stagione? Prima di tutto, si farà? E poi che evoluzione dobbiamo aspettarci dal tuo personaggio?

Si ci sarà, ma ancora giuro che non so nulla.

Non solo tv, nel tuo curriculum. Un anno fa sei stata la protagonista del film “Un bacio” di Ivan Cotroneo, che ha riscosso un buon successo di pubblico e di critica. Il tuo personaggio, Blu, era una ragazza in apparenza forte quanto fragile nella sostanza. Com’è stato lavorare a quel progetto?

Bellissimo. “Un bacio” è stata la mia occasione per farmi portavoce di temi importanti come il bullismo e l’omofobia. Difficilmente dimenticherò le lezioni che mi ha dato questo film.

Com’era Valentina ai tempi del liceo? E cosa ti sentiresti di dire a quei giovani che ogni giorno vivono situazioni difficili con compagni di scuola e adulti?

Se c’è una cosa che ho imparato è che il dialogo può davvero essere salvifico. Voglio consigliare ai ragazzi di non avere paura di imporre ciò che sono o che vogliono essere.

Hai partecipato anche alla web serie “Noi due (e gli altri)”, prodotta da Repubblica. Quanto è diverso lavorare per il web, rispetto alla tv e al cinema?

La mia esperienza sul web è stata molto breve, purtroppo, ma comunque abbastanza lunga da farmi divertire tantissimo.

C’è un ruolo in particolare, al cinema o in tv, che ti piacerebbe interpretare? E in generale, come scegli i progetti a cui partecipare?

Diciamo che indipendentemente da cinema, tv o teatro, se il progetto è bello conquisterà il mio cuore. Io mi ritengo una persona molto curiosa, mi piace fare veramente tutto. Credo che la comicità sia uno degli aspetti più complessi del mio mestiere quindi direi che mi piacerebbe provare a interpretare un ruolo comico.

Come reagisci di fronte a una stroncatura da parte della stampa? Le critiche, purché costruttive, sono davvero sempre bene accette?

Quando sono giuste sì. Non amo le critiche fatte per il gusto di criticare. Credo che aiutino tanto a crescere, ma bisogna essere in grado di prenderle come degli insegnamenti più che come accuse.

In un’intervista rilasciata qualche mese fa a “Io Donna” hai dichiarato che ami passare le serate sul divano col tuo fidanzato, piuttosto che in discoteca con le amiche. In una società sempre più restia a impegnarsi, tu hai scelto di convivere a soli vent’anni – e stando al tuo profilo Instagram, anche felicemente. Ci sveli il segreto per un rapporto d’amore che funziona e dura nel tempo?

[ride] Non so se esistono veri segreti, se due anime si incontrano e si riconoscono il resto viene per forza da sé. Certo, bisogna anche riuscire a mantenere le “distanze di sicurezza”. Stare troppo insieme a una persona può facilmente portare a uno scontro. Ma questo anche nelle amicizie, non solo in amore. Quindi forse se c’è un piccolo segreto è dare e darsi del tutto, ma senza mai rinunciare alle abitudini e agli impegni che si avevano anche prima di incontrarsi. Per rendere vivo un rapporto forse bisogna mancarsi spesso.

Diventare un personaggio in qualche modo ti ha cambiato la vita? Come vivi la nuova popolarità e com’è cambiato, se è cambiato, il rapporto con i fan?

Mi ha cambiato la vita nel senso che mi ha fatto crescere. Perché per quanto questo lavoro possa suscitare curiosità è un lavoro come tutti, che ti mette in contatto con gente adulta. I miei fan sono un po’ la mia benedizione. Sono loro che mi guardano.

Libro attualmente sul comodino?

“Per dieci minuti” di Chiara Gamberale.

Dove ti vedi, diciamo, tra cinque anni?

Aiuto, chi lo sa… Il posto è vago nella mia mente, ma gli affetti e le passioni spero restino quelli di oggi.

E quali sono i tuoi progetti futuri?

Di sicuro posso dirvi che ci vedremo presto.

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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