“Venom – La furia di Carnage”: il ritorno di Eddy Brock e del simbionte alieno

Tom Hardy nel secondo capitolo del franchise, ancora all'insegna di leggerezza e ironia

Un film di Andy Serkis. Con Tom Hardy, Woody Harrelson, Michelle Williams, Naomie Harris, Stephen Graham. Azione, 97’. USA 2021

Eddie Brock è il solo giornalista con cui parla il serial killer Cletus Kasidy. Eddie, grazie all’aiuto del suo simbionte alieno Venom, riesce a scoprire dove sono sepolti i cadaveri delle vittime del mostro. Cletus ha avuto un’infanzia difficile, da subito segnata da vari omicidi e da una condanna in un istituto per minori, dove ha trovato un’anima gemella, una donna dalla voce sovrannaturale. Quando Eddie Brock lo va a intervistare per l’ultima volta prima della condanna a morte, Cletus riesce a provocarlo e a farlo avvicinare, tanto da morderlo, dando così vita a un nuovo spaventoso simbionte: Carnage.

 

Eddy Brock (Hardy), l’antieroe più eroico del suo universo, è tornato, insieme alla sua ombra aliena Venom, dopo il film di Ruben Fleischer del 2018, abbastanza bistrattato al botteghino e dai fan. 

Il simbionte e il giornalista affrontano una nuova sfida, lanciata dal serial killer Cletus Kasady (Harrelson), che dopo aver accidentalmente rivelato alcuni segreti a Brock chiede di essere da lui intervistato. È solo un escamotage per avvicinarlo, morderlo e dare vita al mostruoso Carnage.

“Venom – La furia di Carnage” è l’ultimo prodotto indipendente Sony prima della fusione con l’universo Marvel. E il pubblico è decisamente curioso di vedere Tom Hardy incrociare la strada di Tom Holland, e consacrarsi come acerrimo nemico di Spiderman, come vogliono i fumetti…

Ma intanto torniamo a noi, a questo secondo capitolo della storia del malvagio simbionte nero, sicuramente più sfaccettato. Uno dei villain più complessi ed enigmatici dell’universo Marvel ora si fa chiamare “protettore letale”, ha due galline per amiche e non vede l’ora di far fuori nemici. O meglio, mangiarli.

Molti lati del suo carattere suscettibile e irascibile sfogano nell’irrefrenabile fame che Eddy tenta di sedare, mentre cerca di riprendere le redini della sua vita.

La trama di “Venom – La furia di Carnage” non è particolarmente avvincente, anche se le sequenze d’azione sono convincenti e gli attori sono sul pezzo. Ma il film in sé per sé non è indimenticabile.

A salvare la barca ci pensa una sola scena, post-credit. Senza fare spoiler possiamo dire che questo film è importante in chiave futura, non tanto per ciò che vediamo adesso ma per quello che vedremo poi. E che si inserisce benissimo in un universo in espansione, dove vengono introdotti continuamente vecchi e nuovi personaggi. Non necessariamente eroici, ma anche tenebrosi e pieni di rabbia, perché no?!

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Sofia Peroni
Classe 1996, marchigiana d’origine, studia comunicazione a Roma e ha trovato il modo di coniugare la passione per il cinema e quella per la scrittura... Come? Scrivendo sul e per il cinema dal 2015. Ha all'attivo diverse esperienze sul set, con registi del calibro di Matteo Garrone, e sogna un giorno di veder realizzato il suo film.

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