“Wonder park”: un film d’animazione semplice ma emozionante

Quando l'immaginazione è un antidoto potente contro l'oscurità che domina nel mondo

Un film di David Feiss. Con Luigi Esposito, Rosario Morra, Francesco Facchinetti, Mila Kunis, Jennifer Garner. Animazione, 85′. USA, Spagna 2019

June, una ragazza piena d’immaginazione, scopre nel bosco un incredibile parco divertimenti – chiamato Wonderland. Nonostante sia pieno di fantastiche giostre e animali parlanti, il parco si trova in uno stato di grande caos. La ragazza scoprirà presto che Wonderland è frutto della sua immaginazione ed è lei l’unica in grado di riportare tutto all’ordine. Insieme a questi animali fantastici, June dovrà salvarlo, riportando la meraviglia in Wonderland.

 

Un bambino dovrebbe avere, nei primi anni di vita, la certezza che i suoi genitori lo amino incondizionatamente e che in futuro potrà ottenere tutto ciò che vuole. Se così non fosse il momento più felice e spensierato della vita sarebbe rovinato.

I bambini sono campioni nell’arte di immaginare. E proprio da questo presupposto prende il là “Wonder park”, un film d’animazione classico, semplice, lineare sul piano stilistico e narrativo, ma coraggioso e innovativo nel voler rimarcare la bellezza di vivere in una famiglia “tradizionale”, dove regnano amore, sensibilità e sostegno reciproco.

Ma la pellicola, per quanto colorata e leggera, cerca anche di spiegare, con delicatezza e sensibilità, agli spettatori più piccoli come anche gli adulti, i genitori, non siano immuni dalle malattie o dagli altri eventi negativi della vita.

“Wonder Park” regala sincere e convincenti emozioni. Dopo un inizio lento e un po’ noioso l’intreccio narrativo recupera brio, pathos e incisività, conquistando e divertendo lo spettatore. David Feiss firma una pellicola godibile e intensa, dimostrando di possedere umanità oltre che talento.

Un film consigliato a tutte le tipologie di famiglie che vogliano trascorrere una serata piacevole insieme. E ricordare quanto sia importante la creatività. Perché come ricorda la piccola June: “L’oscurità non è andata via, ma forse è lì per ricordarci che siamo circondati dalla luce”.

 

Il biglietto da acquistare per “Wonder park” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio (con riserva). Ridotto. Sempre. 

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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