“Yes day”: una commedia per famiglie americanissima ma divertente

Jennifer Garner, Edgar Ramirez e Jenna Ortega nel film Netflix diretto da Miguel Arteta

Un film di Miguel Arteta. Con Jennifer Garner, June Diane Raphael, Edgar Ramirez, Jenna Ortega, Nat Faxon, Julian Lerner, Everly Carganilla. Commedia, 86′. USA 2021

Stanchi di dire sempre “no” a figli e colleghi, Allison e Carlos decidono di concedere ai loro tre bambini il giorno dei sì, in cui saranno questi ultimi a dettare le regole per 24 ore. Durante la giornata all’insegna del divertimento e delle richieste esagerate, non tutto andrà per il verso giusto, ma alla fine la famiglia si ritroverà più unita che mai.

 

Diventare genitori cambia la vita? Penso che rispondere negativamente sia molto difficile. Quando ci si trova, da essere “solo” una coppia, ad allargare la famiglia con uno, due, tre bambini – come nel caso del film di Miguel Arteta “Yes day”, disponibile su Netflix – gioco forza qualcosa cambia. Eppure questo non per forza deve essere un male – o stravolgerci il carattere…

Allison Torres (una Jennifer Garner sorridentissima e frizzantissima, anche un pochino troppo, secondo me) da essere una donna che diceva sì alla vita, avventurosa e piena di voglia di fare, è diventata una madre-colonnello, che educa i tre figli a suon di “no”. Una dittatrice, come la definisce l’11enne Nando (Lerner), in un video girato per la scuola. 

Il marito Carlos (Ramirez), invece, interpreta in famiglia il ruolo del “poliziotto buono”, di quello permissivo che delega alla moglie le responsabilità educative e si limita a spalleggiarla, quando serve e nemmeno con troppa convinzione. Lui, avvocato in una società di videogiochi, “dice no sul lavoro tutti i giorni” e quindi a casa preferisce evitare.

Messi davanti a quello che i figli più grandi, la quattordicenne Katie (Ortega) e Nando, pensano di loro, e su suggerimento del coach Mr. Deacon (Nat Faxon), la coppia decide di concedere loro il “giorno dei sì”, ventiquattro ore in cui potranno dettare loro le regole, e i genitori dovranno rispondere solo affermativamente…

“Yes Day” è una commedia per famiglie americanissima, eccessiva in alcuni passaggi (la sfida a squadre, la festa in casa che sfugge di mano ai bambini) e soprattutto in alcuni personaggi – il sopracitato Mr. Deacon, il poliziotto che lascia allegramente andare via dalla stazione di polizia tre minorenni, senza controllare -, che risultano troppo caricaturali. Ma è anche una commedia divertente, che regala più di un sorriso.

La colonna sonora si sposa bene con le folli ventiquattrore della famiglia Torres. E loro, i cinque protagonisti, sono tutto sommato credibili e spassosi – anche se i passaggi allo spagnolo, verosimilmente la prima lingua di Carlos, mi sono sembrati un po’ forzati, inseriti più per strizzare l’occhio al politically correct oggi tanto caro, almeno in apparenza, a Hollywood, che altro.

Alla fine, “Yes Day” riesce anche a regalare qualche emozione – io da mamma un pochino mi sono commossa, lo ammetto. Perché la difficoltà di un genitore – in questo caso di Allison – di accettare che il proprio piccolo/a stia crescendo e non abbia più bisogno di lui come durante l’infanzia è un tema universale… e qui viene affrontato con delicatezza, tra una scazzottata per un gorilla rosa al parco divertimento e un concerto con l’idolo dei teenager. 

Una commedia per tutta la famiglia, insomma. Prevedibile come può esserlo questo genere di film, divertente ed eccessivo quanto basta. Piacevole da vedere e con un immancabile lieto fine. Niente di eclatante, ma dato il momento che stiamo vivendo, qualche volta la “normalità” – e qualche sana risata tutti insieme – sono proprio quello di cui abbiamo bisogno.

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Roberta Turillazzi
Giornalista per passione e professione. Mamma e moglie giramondo. Senese doc, adesso vive a Londra, ma negli ultimi anni è passata per Torino, per la Bay area californiana, per Milano. Iscritta all'albo dei professionisti dal 1 aprile 2015, ama i libri, il cinema, l'arte e lo sport.

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