“ZeroZeroZero”: un affresco perfetto del lato oscuro del nostro mondo

Sollima dirige una nuova storia che parla di famiglie criminali e traffici illegali. Dal libro di Saviano

Una serie ideata da Stefano Sollima, Leonardo Fasoli e Mauricio Katz. Con Andrea Riseborough, Dane DeHaan, Giuseppe De Domenico, Adriano Chiaramida.
Drammatico, gangster. Italia, USA, Francia. 2020-in produzione

 

Alla 76esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia è stata presentata “ZeroZeroZero”, la nuova serie tv diretta da Stefano Sollima, prodotta da Sky in collaborazione con Amazon e tratta dal best-seller omonimo di Roberto Saviano.

Dopo il successo di “Gomorra – La serie”, Sollima, affiancato dai registi Pablo Trapero e Janus Metz, torna a parlare di famiglie criminali e traffici illegali, stavolta raccontandoci dei rapporti tra i cartelli messicani e la ‘ndragheta nel traffico di cocaina.

Otto episodi e un cast internazionali, tra cui spiccano Gabriel Byrne, Dane DeHaan e Andrea Riseborough, per la prima stagione di una produzione internazionale girata in tre continenti, America, Africa ed Europa.

I primi due episodi ci mostrano i luoghi, ci presentano i personaggi, ci introducono nelle famiglie che saranno le protagoniste di una serie che sembra avere tutti i presupposti per rientrare nel filone dei grandi successi del genere che hanno spopolato negli ultimi anni.

Ritroviamo il modo di fare cinema di Stefano Sollima che in questo casa resta anche fedele alla tecnica narrativa di Saviano. L’azione è il filo conduttore delle storie personali, arricchite dall’utilizzo di flashback che ci riportano alla genesi di una scena mostrandocela da diversi punti di vista. Così facendo il racconto, che sarebbe potuto essere noioso, diventa piacevole e accattivante.

 

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Concetta Piro
Nata a Napoli, a otto anni si trasferisce in provincia di Gorizia dove si diletta di teatro. Torna nella sua amata città agli inizi del nuovo millennio e qui si diploma in informatica e comincia a scrivere - pensieri, racconti, per poi arrivare al primo romanzo, "Anime". Nel frattempo ha cambiato di nuovo città e scenario, trasferendosi nelle Marche. Oggi conduce per RadioSelfie.it "Lo chiamavano cinema", un approfondimento settimanale sulla settima arte, e scrive articoli sullo stesso tema.

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