“Pin cushion”: madre e figlia amiche e complici alla prova del mondo

Il primo lungometraggio di Deborah Haywood è commovente, divertente, ben scritto e ben interpretato

Un film di Deborah Haywood. Con Joanna Scanlan, Lily Newmark, Chanel Cresswell, Bruce Jones, Isy Suttle. Drammatico, 85′. Gran Bretagna, 2017

Lyn e la figlia Iona arrivano in una nuova casa in una nuova città. Le due sono profondamente legate e quando Iona sembra essersi inserita nel gruppo delle ragazze leader della nuova scuola Lyn ne soffre un po’ perché le sembra di aver cominciato a perderla. Cercherà allora di trovare a sua volta delle amiche nel vicinato. Non tutto però funziona secondo i suoi desideri e neanche Iona ha trovato le amiche giuste.

 

Per un figlio maschio la crescita passa inevitabilmente attraverso il conflitto con il padre. Per una figlia, invece, la svolta arriva prima, già durante l’adolescenza, quando pretende di apparire più grande e si vergogna della madre con le amiche.

Quello tra madre e figlia è un rapporto delicatissimo, che oscilla costantemente tra amore e odio, bisogno di emancipazione e desiderio di protezione.

Le protagoniste di “Pin cushion” di Deborah Haywood, Lyn e Iona, film d’apertura della Settimana internazionale della critica alla Biennale di Venezia 2017, sembrano rappresentare l’eccezione alla regola, con il loro rapporto sereno e affiatato.

L’idillio tra le due, quasi più amiche che madre e figlia, inizia a sgretolarsi quando la ragazza inizia a frequentare delle compagne di scuola, a interessarsi all’altro sesso, a tenere la madre all’oscuro della sua vita e di ciò che le succede.

“Pin Cushion” si basa su una sceneggiatura solida, incisiva, che mescola sentimenti positivi e negativi, e racconta in modo convincente le diverse sfumature dell’animo umano.

Deborah Haywood, al suo primo lungometraggio, dimostra talento e sensibilità nel costruire un film in cui parole e sentimenti prevalgono sull’azione, risultando comunque godibile, commovente e divertente nonostante il finale tragico.

Perfetta e profonda l’alchimia umana e artistica tra Joanna Scanlan e Lily Newmark, che rendono le dinamiche del rapporto madre e figlia in modo credibile, sincero e naturale. Una coppia da prendere come modello anche per le più titolate colleghe.

La morale è chiara: ogni madre, per quanto strana o nerd, troverà sempre per amore di una figlia coraggio e forza inaspettate, e sarà sempre l’unica a non tradire mai la sua fiducia.

 

Il biglietto da acquistare per “Pin cushion” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre (con riserva)

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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