“Pretenders”: un sogno d’amore a tre che si conclude in tragedia

James Franco torna dietro la macchina da presa per dirigere un melodramma sentimentale pop

Un film di James Franco. Con James Franco, Jane Levy, Juno Temple, Brian Cox, Faith Logan, Shameik Moore. Drammatico. USA 2018

Due amici del college, un fotografo e un regista, si innamorano della stessa ragazza, un’attrice, e cominciano una relazione a tre con lei. La cosa non piace alla comunità benpensante che li circonda.

 

È solamente il secondo giorno del TFF 36, ma il vostro inviato ha già visto la pellicola più romantica, autoriale e melensa di questa edizione, che in queste categorie avrebbe buone chance di aggiudicarsi qualche premio.

Sto parlando di “Pretenders”, il nuovo lavoro da regista dell’instancabile (basta dare un’occhiata alla sua pagina sul portale IMDb per farsi un’idea di tutto quello che bolle in pentola) e poliedrico James Franco. 

Franco è un’artista completo e creativo anche dietro la macchina da presa, capace di passare da una commedia esilarante e geniale come “The disaster artist” (2017) a un melodramma, o se preferite polpettone sentimentale, come questo ma rivisto e corretto con tale abilità da renderlo digeribile per il pubblico.

Il classico e abusato triangolo amoroso è l’incipit narrativo di una storia dove si alternano con buona armonia finzione e realtà, sogni e desideri, lealtà e tradimenti, sesso e amore, che però non riescono a incrinare la solida amicizia tra i tre protagonisti.

“Pretenders” è una duplice storia d’amore: quella per un certo tipo di cinema in via d’estinzione (il cinema di Truffaut, il cinema di Godard) e quella più fisica e concreta tra l’aspirante regista Terry (Kilmer), il disinibito e talentuoso fotografo Phil (Moore) e Catherine (Levy), attrice di teatro alle prime armi.

Terry vede in Catherine la sua musa, una donna da amare e proteggere; per Phil, almeno all’inizio, si tratta solo di un capriccio. Ma i due non hanno fatto i conti da un lato con la forza dei sentimenti, dall’altro con la misteriosa Catherine, che a suo modo li ama entrambi.

James Franco sul set di “Pretenders”.

È lo stesso Phil, parlando con l’amico, a chiarire la vera natura di questo triangolo: “Catherine trova con me il piacere sessuale. Ma quando fuori piove e fa freddo, allora pensa con nostalgia a te vedendoti come un porto sicuro e caldo dove potersi rifugiare”.

“Pretenders” è complessivamente un film ben costruito sia in fase di scrittura che di messa in scena, eppure lo spettatore ha la sensazione di assistere a una rappresentazione dell’amore solamente a tratti davvero autentica e sincera.

James Franco, nel dirigere i tre bravi e giovani attori, commette l’errore di piacersi troppo, perdendo per strada il fil rouge della storia, anche inserendo, in modo forzato, altri personaggi nell’intreccio.

La parte finale del film scivola nella tragedia senza alcuna gradualità o logicità strutturale. Solamente la morte poteva interrompere questo straordinario e intenso sogno d’amore durato oltre vent’anni. E come spesso accade il risveglio può essere brusco per alcuni, amaro per altri, letale per altri ancora.

 

Il biglietto da acquistare per “Pretenders” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio (con riserva). Ridotto. Sempre.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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