San Silvestro e la falsa “Donazione di Costantino”

di Gianni Miglionico

A papa Silvestro I è dedicato l’ultimo giorno dell’anno, proprio perché, secondo le fonti, il pontefice sarebbe morto il 31 dicembre 335.

A lui è legata la costruzione delle grandi basiliche di Roma. Secondo il Liber Pontificalis, proprio su suggerimento del religioso, l’Imperatore Costantino fondò la basilica di San Pietro sul Colle Vaticano, sopra un preesistente tempio dedicato ad Apollo, tumulandovi il corpo dell’apostolo Pietro. In seguito sorsero anche la basilica e il battistero del Laterano, la basilica di Santa Croce in Gerusalemme (nella quale la madre di Costantino, sant’Elena, avrebbe portato la “vera croce” ritrovata a Gerusalemme) e la basilica di San Paolo fuori le mura.

Al rapporto tra Silvestro I e il primo imperatore cristiano è legato, inoltre, il potere temporale dei papi, in base a un documento noto come “Donazione di Costantino”. L’imperatore, che si era ammalato di lebbra, avrebbe donato Roma e l’Occidente al Papa per ringraziarlo della miracolosa guarigione dalla malattia, avvenuta dopo il battesimo amministratogli da Silvestro. Costantino, in seguito a questo gesto di grande generosità, spostò a Costantinopoli la sede del potere imperiale.

Sulla base di questa donazione, per secoli i papi hanno considerato legittimo il loro potere temporale, pretendendo di avere autorità anche sui sovrani dell’Occidente.

Peccato che però l’atto della “Donazione” fosse una falso. La verità venne fuori nel XV secolo, grazie agli studi di Nicola Cusano e Lorenzo Valla (De falso credita et ementita Constatini donatione declamatio) che dimostrarono la falsità dell’atto basandosi su argomenti di carattere storico e linguistico. Venne fuori, dunque, che il documento non poteva essere stato scritto all’epoca di Costantino, nel 313 d.C., ma solo alcuni secoli dopo (forse nell’800, in occasione dell’incoronazione di Carlo Magno a imperatore del Sacro Romano Impero), anche perché mancava il sigillo imperiale, elemento indispensabile per la validità dell’atto giuridico secondo il diritto romano.

Delle vicende di papa Silvestro e dell’imperatore Costantino ci sono giunte delle interessanti testimonianze pittoriche medievali. Sulle pareti dell’Oratorio di San Silvestro (presso la Basilica dei Santi Quattro Coronati) a Roma possiamo ammirare degli affreschi del 1246. Questa data non è casuale: in quegli anni, infatti, i contrasti tra papa Innocenzo IV e l’imperatore Federico II di Svevia fecero emergere la necessità di sottolineare la legittimità del potere temporale dei papi nel loro Stato, e di ribadire supremazia del Papato sull’Impero, mediante pitture didascaliche, pitture che avevano il compito di ricordare la legalità di una donazione che, in realtà, non c’era mai stata.


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