“I Care a Lot”: una black comedy amara e realistica con Rosamund Pike

Un'abile truffatrice di anziani finisce invischiata in una guerra con un mafioso russo

Un film di J. Blakeson. Con Eiza González, Rosamund Pike, Peter Dinklage, Dianne Wiest, Chris Messina. Drammatico, 118′. Gran Bretagna 2021

Marla Grayson è una tutrice legale che sfrutta il proprio ruolo per rinchiudere in case di cura decine di anziani non autosufficienti, per poi appropriarsi dei loro averi. Aggressiva e spietata, spalleggiata dalla compagna Fran e con la complicità di medici e dirigenti ospedalieri, Marla trova la perfetta preda nell’anziana Jennifer, ricca signora all’apparenza senza parenti. Dopo aver raggirato la donna, però, scoprirà a proprie spese di aver truffato la persona sbagliata ed entrerà in un incubo di vendette e ritorsioni. Tenace e indistruttibile, Marla saprà anche questa volta rivoltare la situazione a proprio favore…

 

L’espressione “Prendersi cura” ha generalmente un significato e una valenza positivi, specie se applicata a persone anziane o comunque non autosufficienti.

Il compito di tutelare, anche legalmente, chi non è in grado di farlo da solo toccherebbe allo Stato. E la figura del “tutore” viene utilizzata, stando alla legge, solo in precisi casi. Ma come dice un altro proverbio: Fatta le legge, trovato l’inganno.

Ed ecco che se a realizzare l’inganno in questione è un’abile truffatrice, con le sembianze della bella quanto cinica e spregiudicata Rosamund Pike, l’espressione “prendersi cura” cambia totalmente significato.

Il film “I Care a Lot” (letteralmente: ci tengo molto), diretto da J. Blakeson e disponibile su Prime Video, ci mostra con efficacia e crudezza la quanto sia debole, ricco di contraddizioni e facilmente manovrabile per i propri fini il sistema sanitario e legislativo americano.

Marla Grayson (Pike) ha messo in piedi una perfetta e oliata organizzazione di truffa e raggiro ai danni di “poveri” anziani e delle loro famiglie, sfruttando queste debolezze del sistema e facendo leva anche sull’avidità di medici compiacenti.

Una dark comedy, insomma, ma anche un manifesto socio-politico diretto con bravura e sensibilità da Blakeson, che può contare sulla straordinaria performance di Rosamund Pike, fresca vincitrice del Golden Globe come migliore attrice.

Dopo l’exploit di qualche anno fa in “Gone Girl – L’amore bugiardo”, la Pike torna a vestire i panni di una donna dalla forte personalità, machiavellica, determinata, caparbia, che usa bellezza e fascino come strumenti per raggiungere i propri obiettivi “criminosi”.

“I Care a Lot” cambia volto, passo e anche identità nella seconda parte, trasformandosi in crime. Lo stravolgimento è dovuto al fatto che l’ultima vittima di Marla, Jennifer (Wiest), non è una pensionata sola qualunque, ma la madre di un noto criminale russo, che scatenerà una vera e propria guerra per liberarla e vendicarsi.

Una guerra senza esclusioni di colpi, che in un certo senso ribalta quasi la prospettiva. Marla, infatti, diventa una sotta di eroina, che si rifiuta di piegarsi davanti alle minacce, mettendo a rischio la sua stessa vita. Peccato che la sua lotta non sia per nobili ideali, ma solo per il vil denaro…

Un film politicamente scorretto, amaro quanto realistico nel mostrare le storture e le ingiustizie insite nel sistema. Un esempio di sogno americano declinato in chiave negativa. Perché qui i buoni perdono e ad avere la meglio, almeno apparentemente, sono i più furbi.

E Marla Grayson altro non è che il simbolo di una società avida e insensibile, che dei deboli se ne sbatte allegramente. Almeno fino a che questi non trovano il modo di ottenere giustizia… con qualsiasi mezzo.

 

Il biglietto da acquistare per “I care a lot “ è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio (con riserva). Ridotto. Sempre.

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