I FANTASTICI 4 | Pier Paolo Pasolini: regista controverso e visionario

Ogni settimana una selezione di pellicole a tema, tra film cult, volti noti e nomi da scoprire

Quest’anno cade il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (1922-1975), poeta, sceneggiatore, attore, regista, scrittore, drammaturgo e intellettuale a 360°, che si distinse in numerosi campi.

Dal secondo dopoguerra fino alla metà degli anni ‘70 osservò l’evoluzione della società italiana, suscitando forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità di alcuni suoi giudizi e posizioni, assai critiche verso le abitudini borghesi e il nascente consumismo.

Per parlare in modo adeguato di Pier Paolo Pasolini, figura a tratti controversa, non basterebbe un trattato. Nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo deciso di omaggiarlo attraverso il cinema, che è il nostro ambito. Ecco quattro dei suoi film da recuperare, in occasione del centenario della nascita.

 

ACCATTONE

di Pier Paolo Pasolini. Con Franco Citti, Franca Pasut, Adriana Asti, Silvana Corsini, Paola Guidi, Sergio Citti. Drammatico, 116′. Italia 1961

Il film d’esordio di Pasolini, all’epoca non ancora quarantenne, è sconvolgente. Il regista decide di rappresentare delle realtà comuni rendendole affascianti per il “grande” pubblico, specialmente quello poco avvezzo al linguaggio cinematografico. Vittorio Cataldi, soprannominato Accattone, è un giovane sottoproletario che vive alla giornata nelle borgate della periferia di Roma, dove trascorre le giornate con i suoi amici, facendosi mantenere dalla prostituta Maddalena. Dopo che Maddalena è stata arrestata e messa in prigione, Accattone incontra Stella; innamoratosi di lei, decide di trovarsi un lavoro onesto con cui possa guadagnarsi da vivere. Ma non sarà facile cambiare vita.

 

MAMMA ROMA

di Pier Paolo Pasolini. Con Anna Magnani, Franco Citti, Ettore Garofalo, Lamberto Maggiorani, Silvana Corsini. Drammatico, 114′. Italia 1962

Anna Magnani è Mamma Roma, una prostituta che decide di cambiare vita per amore del figlio diciassettenne Ettore. Il ragazzo, però, una volta scoperto il passato della madre si rivolta contro di lei, frequenta brutte compagnie e finisce in carcere – dove tra l’altro muore a causa dei maltrattamenti subiti. Un film vero e crudo. 

 

IL VANGELO SECONDO MATTEO

di Pier Paolo Pasolini. Con Enrique Irazoqui, Margherita Caruso, Susanna Pasolini, Marcello Morante, Mario Socrate. Religioso, 142′. Italia 1964

Pasolini resta fedele al testo del Vangelo di Matteo e racconta i momenti salienti della storia di Gesù dall’Annunciazione alla Resurrezione, in questo film straordinario girato in parte a Matera. Il cast è composto da non professionisti; la colonna sonora è molto raffinata, elaborata insieme a Ennio Morricone. L’idea del regista non era quella di mettere in discussione dogmi o miti, ma piuttosto di affrontare il tema, a lui molto caro, della morte. 

 

SALÒ O LE 120 GIORNATE DI SODOMA

di Pier Paolo Pasolini. Con Caterina Boratto, Paolo Bonacelli, Giorgio Cataldi, Umberto Paolo Quintavalle, Elsa De Giorgi. Drammatico, 116′. Italia, Francia 1975

Quattro Signori (il Duca, il Monsignore, Sua Eccellenza e il Presidente), al tempo della Repubblica Sociale di Salò, si riuniscono in una villa assieme a 4 ex prostitute ormai non più giovani e a un gruppo di giovani catturati con rastrellamenti dopo lunghi appostamenti. Nella villa i Signori per 120 giorni potranno assegnare loro dei ruoli e disporre, secondo un regolamento da essi stessi stilato, in modo assolutamente insindacabile dei loro corpi. Un film che denuncia il potere, che riflette sulle regole, sulla morte e sui rapporti sociali. Uscito dopo la morte di Pasolini, fu oggetto di una (assurda) querelle giudiziaria e resta il film più controverso della sua filmografia.

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