“The nature of love”: Monia Chokri e l’essenza dell’amore di coppia

La regista canadese si interroga, unendo commedia e introspezione, sui rapporti

Un film di Monia Chokri. Con Magalie Lépine Blondeau, Pierre-Yves Cardinal. Commedia. Canada 2023

La vita di Sophia viene sconvolta quando incontra Sylvain. Lei proviene da una famiglia benestante, mentre lui da una famiglia di operai. Sophia mette in discussione i propri valori dopo essersi abbandonata ai suoi grandi impulsi romantici.

 

Qual è la vera essenza dell’amore di coppia, la passione oppure quello che rimane quando viene meno il desiderio? Il terzo lungometraggio dell’attrice e regista canadese Monia Chokri, “The nature of Love”, presentato al Festival di Cannes nella sezione Un Cartain Regard, si sofferma su questa questione semplice quanto intricata.

Il titolo originale del film, “Simple comme Sylvain”, racchiude in modo perfetto tutto il senso di questa commedia romantica. Monia Chokri, già vincitrice del Premio della Giuria per “A Brother’s Love” nel 2019, si diverte infatti anche a giocare su un aspetto più comico.

Perché la protagonista Sophia, interpretata da Magalie Lépine Blondeau, impegnata in un matrimonio ormai spento dal punto di vista sessuale ma tutto sommato ancora vivo dal punto di vista affettivo, cede alla passione travolgente per un altro uomo, Sylvan. In canadese, il nome significa anche “selvatico”, “naturale in modo selvaggio”; quindi il titolo scherza sul tema di un amore semplice e selvaggio.

Senza trascurare i dettagli della passione che travolge Sophie e Sylvan, la Chokri riesce a creare anche divertenti momenti comici, innescati dalla diversità dei due personaggi e dei loro mondi. Sophie è una professoressa di filosofia, colta, amante della letteratura; il nuovo compagno un falegname, un uomo virile, sensibile ma piuttosto rozzo rispetto a lei.

Strada facendo la protagonista capisce che l’attrazione fisica, il desiderio, un’ottima intesa sessuale sono elementi fondamentali per lei in una relazione di coppia, ma al tempo stesso si accorge anche del divario intellettuale che la separa da Sylvan e che invece nel suo matrimonio non esisteva. Di qui il dilemma: quale dei due aspetti è più importante?

La sceneggiatura è equilibrata nel suo bilanciamento di comicità e umanità. E “The nature of Love” è un racconto riuscito, che giustamente pone domande più che offrire risposte.

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Vania Amitrano
Laureata in lettere. Giornalista appassionata di arte, letteratura e soprattutto cinema.

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