“The Rossellinis”: un documentario intimo per una storia di famiglia

Alessandro Rossellini dà voce a tutti i membri della sua famiglia, per raccontare nonno Roberto

Un film di Alessandro Rossellini. Documentario, 90′. Italia, Lettonia 2020

All’età di 55 anni Alessandro Rossellini, nipote di Roberto, decide di incontrare tutti i componenti della famiglia per comprendere se anche loro siano affetti da una malattia che lui definisce come “rossellinite”. È cioè convinto che l’ingombrante figura del nonno, sia sul piano professionale sia su quello privato, abbia finito con il condizionare l’esistenza dei suoi consanguinei nonché di coloro che con essi hanno avuto legami affettivi, a partire da sua madre, la ballerina afroamericana Katharine Brown.

 

Roberto Rossellini è stato un genio del cinema e un padre spiccatamente anticonformista. I suoi amori hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, scandalizzando la rigida morale degli anni Cinquanta e portando alla nascita di una famiglia numerosa, orgogliosamente multietnica e decisamente allargata.

Alessandro ha avuto una carriera traballante da fotografo e un lungo passato di tossicodipendenza. Come primo nipote di un genio, non si sente all’altezza del cognome che porta. Decide così di girare, a 55 anni il suo primo film, “The Rossellinis”, evento di chiusura della Settimana internazionale della critica 2020, affrontando con ironia la saga della sua famiglia e obbligando i parenti a un’impossibile terapia familiare davanti alla macchina da presa.

“Con il titolo del film ho voluto prendere in giro un cognome che per me è stato da sempre molto ingombrante, passato alla storia del cinema per le idee rivoluzionarie di nonno Roberto, regista venerato ancora oggi come un profeta dai cinefili di tutto il mondo”, ha commenta il regista in conferenza stampa a Venezia.

In questo documentario toccante e intimo emergono aneddoti ed episodi interessanti legati alla famiglia allargata di Roberto Rossellini e alla figura stessa del regista, considerato il padre del cinema realista italiano.

Nel racconto, fatto attraverso gli occhi del nipote Alessandro, c’è spazio per riunioni di famiglia su set, legami indissolubili, storie di cinema e amore. Una ricerca della verità che non scade mai nel gossip becero ma cerca di dare voce a tutti i personaggi.

 

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Sofia Peroni
Classe 1996, marchigiana d’origine, studia comunicazione a Roma e ha trovato il modo di coniugare la passione per il cinema e quella per la scrittura... Come? Scrivendo sul e per il cinema dal 2015. Ha all'attivo diverse esperienze sul set, con registi del calibro di Matteo Garrone, e sogna un giorno di veder realizzato il suo film.

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