“Very Ralph”: ritratto di un’icona della moda, simbolo di modernità

Susan Lacy racconta Ralph Lauren in un documentario che è un omaggio all'uomo e allo stilista

Un film di Susan Lacy. Documentario, 108′. USA 2019

L’uomo che si cela dietro l’icona della moda e uno dei più grandi brand di successo nella storia della fashion industry. Lo stilista Ralph Lauren riflette sul suo percorso da quando era un ragazzo del Bronx e racconta, nel corso di diverse interviste, la sua infanzia, i suoi cinquant’anni di matrimonio, gli albori della sua società di moda, le sue creative campagne pubblicitarie e la sua visione pionieristica della moda. Il documentario offre inoltre una vera full immersion nell’archivio del marchio, con interviste alla sua famiglia, ai colleghi di vecchia data e agli esponenti più influenti del fashion biz tra cui Anna Wintour, Karl Lagerfeld, Hillary Clinton, Naomi Campbell, Calvin Klein e Diane von Furstenberg.

 

Dopo aver scritto del documentario su Pierre Cardin (House of Cardin) a Venezia, il vostro inviato ha replicato alla Festa del cinema di Roma vedendo “Very Ralph” di Susan Lacy, incentrato su una delle icone della moda.

Il fatto che sia il sottoscritto, tutt’altro che una fashion victim, a dover scrivere questa recensione suona come una sadica quanto bizzarra legge del contrappasso. Spero nella clemenza dei lettori, soprattutto se influencer o appassionati del settore.

“Very Ralph” è un documentario tradizionale nella struttura, lineare nella sceneggiatura, essenziale nello stile registico. Il tutto fa sì che la visione sia fluida, brillante, mai noiosa.

L’idea è quella di raccontare l’uomo, incarnazione perfetta del sogno americano, prima dello stilista, approfondendo le sue vicende familiari e non solo professionali. Nato nel Bronx da una famiglia di immigrati ebrei dalla Bielorussia è riuscito con talento e coraggio a scalare le vette della moda.

Se pensate che Ralph Lauren sia solo la celebre polo resterete delusi: quello non è che la punta dell’iceberg. Il suo primo successo, ad esempio, fu una linea di cravatte fatte a mano, ben lontane da quelle che erano presenti all’epoca sul mercato.

Modello, icona, maestro di stile e modernità, Ralph Lauren ha mantenuto negli anni un profilo piuttosto basso e misurato, anche nelle rare apparizioni pubbliche. Perché, paradossalmente, alla vita mondana e ai suoi eccessi ha sempre preferito la famiglia.

“Very Ralph” è il racconto sincero, intimo, a tratti commovente di un uomo che, in un’altra vita, avrebbe potuto essere una star del cinema hollywoodiano. Un’opportunità da non perdere per chi ama il gusto e l’eleganza, ma anche per chi, come me, si sente piuttosto estraneo da questo mondo.

 

Il biglietto da acquistare per “Very Ralph” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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