Al cinema: Frantz

Un film di François Ozon. Con Pierre Niney, Paula Beer, Ernst Stötzner, Marie Gruber, Johann von Bülow. Drammatico, 113′. 2016

La Prima guerra mondiale devastò l’Europa tra il 1914 e il 1918, provocando morte e distruzione, ma gettò anche i semi per la genesi della Seconda. La Germania del Kaiser, sconfitta e umiliata dagli Alleati, pianse i propri figli morti al fronte covando al contempo sete di vendetta e rivincita soprattutto nei confronti degli odiati francesi.

Il regista François Ozon si ispira a un pièce teatrale del dopoguerra di Maurice Rostand, già portata al cinema da Ernst Lubitsch in un film poco noto, per raccontare in “Frantz” una storia di lutto e riscatto.

Protagonista è Anna (Beer), una giovane che passa le giornate sulla tomba dell’amato fidanzato morto in guerra. Anna vive con i suoceri, anch’essi distrutti dalla perdita e sospesi in una bolla in cui tempo e spazio sono fermi al momento in cui il figlio è partito per il fronte.

Questa stasi è scossa dall’arrivo in paese del fascinoso Pierre (Niney), un vecchio amico di Frantz ai tempi di Parigi, che spinge Anna a riaprirsi alla vita e la coppia di anziani genitori ad affrontare ciò che è accaduto con maggiore serenità.

Pierre Niney e Paula Beer in una scena del film.

Ma Pierre nasconde un segreto, e quando Anna lo viene a sapere deve mettere tutto in discussione ancora una volta e partire per Parigi, per capire la natura dei sentimenti che la legano ormai all’uomo.

“Frantz” è un melodramma storico che nonostante sulla carta possa apparire pesante, almeno nella prima parte risulta godibile e avvincente, grazie a elementi propri del genere giallo e a un buon pathos.

La scelta di alternare scene in bianco e nero e scene a colori è funzionale a rappresentare con efficacia e incisività i mutamenti sentimentali ed emotivi dei personaggi.

La struttura narrativa risente dell’origine teatrale, con il suo ritmo compassato, ma questo non impedisce di seguire la storia con interesse e curiosità.

Anna è ben interpretata da Paula Beer, premiata come migliore attrice emergente alla Biennale di Venezia.

La regia di Francois Ozon è elegante, esperta, brava nel costruire un film psicologico e di mistero che cattura l’interesse.

“Frantz” è una storia d’amore, giocata sui temi della memoria e del perdono, utile per non dimenticare un periodo buio del secolo scorso, ma che getta anche un ponte di speranza. Dall’orrore, persino dal più tremendo, è possibile uscire e trovare nuovi motivi per vivere ed essere felici, nonostante tutto.

 

Il biglietto da acquistare per “Frantz” è: 1)Neanche regalato; 2)Omaggio; 3)Di pomeriggio; 4)Ridotto; 5)Sempre.





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