“Governance – Il prezzo del potere”: un thriller aziendale ad alta intensità

Massimo Popolizio e Vinicio Marchioni protagonisti dell'opera seconda di Michael Zampino

Un film di Michael Zampino. Con Massimo Popolizio, Vinicio Marchioni, Sarah Denys, Claudio Spadaro, Maria Cristina Heller. Drammatico, 89′. Italia 2020

Renzo Petrucci è direttore generale di una multinazionale del petrolio, uno che “si sa muovere” e che ha fruttato all’azienda contratti e appalti agendo con grande disinvoltura. È sposato e tradisce la moglie con una segretaria dell’azienda, e ha una figlia che soffre di una malattia genetica e detesta suo padre. Un giorno Renzo viene a sapere che sarà sostituito nel suo ruolo dirigenziale: la procura ha aperto un’inchiesta sul suo operato e la multinazionale che dirige non può permettersi uno scandalo. Al suo posto arriva una bella e giovane manager francese che ha grandi progetti per lo sviluppo ecosostenibile dell’azienda: e Renzo non ci sta. Un vecchio amico, Michele, che “è stato dentro” e spera che Renzo gli trovi un lavoro, lo invita alla moderazione, ma finirà per accompagnarlo lungo una china sempre più scivolosa, assorbendone il cinismo esistenziale.

 

Opera seconda del regista italo-francese Michael Zampino, “Governance – Il prezzo del potere”, disponibile su Prime Video, racconta la caduta e la sete di vendetta di un manager senza scrupoli ma anche – e soprattutto – le dinamiche aziendali all’interno di un gruppo petrolifero.

Ed è parlando di questo mondo e di questo business che gli sceneggiatori (lo stesso Zampino insieme a Giampaolo G. Rugo e alla sempre affidabile Heidrun Schleef) dimostrano davvero di sapere di cosa parlano.

Parabola cupa e implacabile, noir classico e ben girato, il film ci mostra quanto sia difficile la ricerca della verità quando in gioco ci sono importanti interessi economici. E il business del petrolio non è che la cornice per portare avanti un discorso molto più ampio sul potere, sul prezzo da pagare per averlo e sulla solitudine che ne deriva.

Il protagonista Renzo Petrucci (interpretato magistralmente da Massimo Popolizio), spietato manager disposto a tutto pur di mantenere il suo posto nell’azienda per cui lavora, “predatore” per natura e professione, ci ricorda che siamo sempre costretti a scegliere tra il bene e il male. 

E poi c’è Michele (un intenso Vinicio Marchioni), un uomo che vive ai margini della società, dominato dalla paura, quindi preda natural per i diabolici piani di vendetta di Petrucci. Entrambi i personaggi sono credibili e realistici, nel loro non essere monocordi ma ricchi di piccole, umane contraddizioni.

“Governance – Il prezzo del potere” propone uno stile visivo realistico e una regia essenziale, con una macchina a mano che spesso segue gli attori, restituendo un’azione veloce e coinvolgente. E con il suo finale aperto lascia lo spettatore libero di immaginare le conseguenze delle azioni del protagonista…

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Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

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