“Hotel Transylvania – Uno scambio mostruoso”: ironia e divertimento

Il quarto - e ultimo? - capitolo della serie animata è colorato, divertente, riuscito

Un film di Derek Drymon, Jennifer Kluska. Con Claudio Bisio, Brad Abrell, Jim Gaffigan, Molly Shannon, David Spade. Animazione. USA 2022

Il conte Drac può ben dirsi soddisfatto del lavoro fatto con la sua unica figlia, Mavis, e con l’Hotel Transylvania, giunto al suo centoventucinquesimo anniversario. Sarebbe perfino pronto ad andare in pensione e a lasciare le chiavi dell’albergo alla legittima erede, ma qualcosa lo frena, anzi qualcuno: Johnny, il marito umano di Mavis. Johnny sfortunatamente sa bene di non godere appieno della fiducia di Drac, ma per la sua Mavis, perché lei non abbia a subirne le conseguenze, è disposto a tutto, anche a testare la nuova instabile invenzione di Van Helsing e a trasformarsi in un mostro.

 

Quando sposiamo il nostro partner ci culliamo nell’idea romantica di trascorrere tutta la vita insieme, innamorati come il primo giorno. Ma la vita reale riserva spesso sorprese poco gradite, perché difficilmente si può vivere isolati da tutto, due cuori e una capanna.

Talvolta, i problemi arrivano dalle famiglie di origine, che si comportano in modo troppo invadente magari. Perché il suocero e la suocera possono rappresentare una bella spina nel fianco, per il giovane sposo o la giovane sposa…

Lo sa bene l’umano Johnny, che sposando l’amata vampira Mavis ha dovuto imparare a convivere con la bizzarra famiglia e gli amici di lei, e soprattutto con il padre… il conte Dracula.

Il quarto capitolo della serie animata ideata da Genndy Tartakovsky (che in questo caso lascia la regia ma rimane come sceneggiatrice), “Hotel Transylvania – Uno scambio mostruoso”, disponibile dal 14 gennaio su Prime Video, rilancia uno degli interrogativi più complessi di sempre: suocero e genero possono andare d’accordo?

In questo caso specifico capire i sentimenti dell’altro e “mettersi nei suoi panni” è quanto mai complicato. Drac vorrebbe ritirarsi e lasciare la gestione del suo Hotel alla legittima erede, ma non sa se può fidarsi del di lei consorte. Un manufatto di Van Helsing che va fuori controllo darà il là a una nuova avventura, portando letteralmente i protagonisti a scambiarsi.

Un chiaro omaggio a un filone cinematografico di successo, che mantiene però la sua identità e spensieratezza. Una visione piacevole, ironica, godibile dove vengono riproposti gli elementi vincenti della saga e affrontato con brio il tema della diversità. Un film che piacerà a grandi e piccini.

Purtroppo non esistono magie né manuali per evitare incomprensioni e litigi tra suoceri e generi e in generale tra familiari. Ma possedere una mostruosa dose di sensibilità può rappresentare un ottimo punto di partenza per una felice convivenza nello stesso… albergo!

 

Il biglietto da acquistare per “Hotel Transylvania – Uno scambio mostruoso” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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