“Le retour”: storie incrociate di crescita e accettazione del passato

Catherine Corsini si conferma attenta all'universo femminile ma della storia resta poco

Un film di Catherine Corsini. Con Virginie Ledoyen, Denis Podalydès, Esther Gohourou, Aïssatou Diallo Sagna. Drammatico, 110′. Francia 2023

Khédidja ha lasciato la Corsica con le sue due figlie piccole, Farah e Jessica apprendendo, al momento della partenza, una tragica notizia. Vi fa ritorno 15 anni dopo come baby sitter di una famiglia parigina benestante in vacanza. Per lei è un rivivere il passato. Per le sue figlie è un’estate in cui affrontare un momento di svolta delle proprie vite sia per quanto riguarda il rapporto con la madre che sulle scelte in materia di sesso.

 

Parenti serpenti, recita il detto. E l’esperienza insegna che, nonostante la famiglia dovrebbe essere il “porto sicuro” per eccellenza, molte nascondano segreti che, se svelati, potrebbero avere conseguenze catastrofiche…

Segreti, bugie e primi approcci alla sessualità sono i temi portanti del film “Le retour” di Catherine Corsini, che ha scelto la Corsica in versione estiva per raccontare l’evoluzione di una famiglia apparentemente unita e felice.

Il titolo stesso anticipa lo sviluppo della storia, con il suo richiamo malinconico alla necessità di perdersi per poi ritrovarsi più unite di prima. All’esigenza di chiarirsi e parlare, per capirsi.

Nonostante il cast talentuoso e ben amalgamato e i paesaggi naturali mozzafiato, “Le retour” non lascia il segno. Le emozioni non colpiscono come dovrebbero, e sembrano costruire al tavolino. Il ritmo è dispersivo e blando. Del film ricorderemo qualche scena e la bellezza della Corsica, niente più.

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